La fibromialgia (FM) è stata descritta per la prima volta nel 1977. Questa sindrome associa dolori cronici diffusi, affaticamento spesso intenso e disturbi del sonno. Altre manifestazioni possono essere associate in maniera variabile. Questi sintomi alterano la qualità della vita e persistono per anni per molti pazienti, con conseguente frequente ricorso alle cure sanitarie; la fibromialgia indebolisce da un punto di vista fisico e psicologico. L’esame clinico identifica in modo incostante punti dolenti alla pressione. Questa sindrome colpisce soprattutto donne di età compresa tra i 30 e i 50 anni. Molti lavori sono stati dedicati allo studio di questa patologia(1).
Negli Stati Uniti è stato condotto uno studio pilota con endermologie®, presso il dottor Gordon, specialista in terapia fisica e riabilitazione, con 10 pazienti affette da fibromialgia in media da 8 anni. Queste pazienti, con un’età media di 46.8 anni, si sono sottoposte a 15 sedute di endermologie® medical. Alla luce dei risultati preliminari riportati in questo studio (miglioramento significativo della funzionalità e del dolore, soddisfazione delle pazienti), endermologie® medicale merita di essere presa in considerazione nella gestione globale del trattamento della fibromialgia(2).
Nel 2017 l’EULAR (European League Against Rheumatism) ha pubblicato un aggiornamento delle raccomandazioni sul trattamento della fibromialgia(3). Dodici paesi hanno partecipato alla valutazione di 107 analisi sistematiche e meta-analisi di alta qualità e riguardanti la terapia farmacologica/non farmacologica della fibromialgia. Le analisi risalivano a un periodo compreso tra il 1995 e il 2015.
GLI ESPERTI SONO STATI UNANIMI NEL RACCOMANDARE FORTEMENTE L’ATTIVITÀ FISICA in considerazione del suo effetto sul dolore, sulla funzione fisica e sul benessere, ma anche della sua facile disponibilità, della sua sicurezza e del costo relativamente basso. Non è stato possibile differenziare i vantaggi dell’aerobica rispetto al rinforzo muscolare.
TERAPIE NON-FARMACOLOGICHE
Anche se a un livello inferiore di efficacia, EULAR ha raccomandato altre 9 strategie per i loro effetti sul miglioramento del dolore, della stanchezza o della qualità di vita. Si tratta di 5 terapie farmacologiche e di 4 TERAPIE NON-FARMACOLOGICHE:
■ Terapie cognitive e comportamentali (CBT) ■ Terapie combinateomprendenti almeno 1 terapia educativa o psicologica e almeno 1 terapia per l’esercizio fisico ■ Terapie fisiche (agopuntura o idroterapia) ■ Terapie tramite meditazione in movimento (yoga, tai chi e qi gong) e mindfulness
La gestione iniziale dovrebbe comprendere l’educazione del paziente e concentrarsi sulle terapie non farmacologiche. In caso di mancata risposta, occorre adattare terapie supplementari e personalizzarle in base alle esigenze specifiche dell’individuo. La psicoterapiadeve essere prevista per le persone affette dadisturbi dell’umore o come estrema ratio nel casoin cui le altre strategie si siano rivelate inutili. Le terapie farmacologiche devono essere proposte per le persone affette da dolori intensi o da disturbi del sonno. Nel caso di invalidità grave, si dovrà prendere in considerazione un approccio multidisciplinare(3).
RACCOMANDAZIONI DELLA SOCIETÀ TURCA DI MEDICINA FISICA E RIABILITAZIONE (TSPMR): Come EULAR, TSPMR ha stilato un elenco di raccomandazioni per la gestione della sindrome fibromialgica basato su un’analisi bibliografica di articoli scientifici pubblicati tra il 2000 e il 2018(4). All’analisi hanno partecipato complessivamente 46 specialisti di medicina fisica e riabilitazione.
Sono state individuate DIVERSE RACCOMANDAZIONI terapeutiche non farmacologiche, farmacologiche e complementari:
RICERCHE ITALIANE TRA GENNAIO 2019 E GENNAIO 2020
Nel 2020 un team italiano descrive i risultati pubblicati tra il mese di gennaio 2019 e il mese di gennaio 2020 sulla diagnosi, l’eziopatogenesi e il trattamento della FM. Alcuni antalgici, antidepressivi e derivati della cannabis possono essere efficaci nella gestione del dolore e dei sintomi associati. L’efficacia parziale e la riluttanza a utilizzare terapie farmacologiche orientano il 98% dei pazienti verso terapie complementari.
Le terapie farmacologiche sembrano avere effetti collaterali su una percentuale molto elevata di pazienti affetti da FM. Tra le terapie non convenzionali che si sono rivelate utili per vari sintomi, la rivista sottolinea la Neurostimolazione Elettrica Transdermica (TENS), il trattamento sistemico all’ozono, l’ossigenoterapia iperbarica, alcune psicoterapie e l’attività fisica(5).
RICERCHE DAL GENNAIO 2020
Dopo la pubblicazione del team italiano, altri articoli descrivono trattamenti efficaci della fibromialgia. L’effetto dell’esercizio fisico è stato confermato da una squadra brasiliana che ha analizzato 37 studi(6). Gli effetti più importanti dell’esercizio sono stati osservati sul miglioramento dell’intensità del dolore e della qualità della vita. Nel complesso, gli esercizi aerobici e la ginnastica sono programmi efficaci e comprovati.
Poiché i trattamenti farmacologici disponibili per il trattamento della FM sono associati a effetti collaterali e a benefici limitati, un gruppo iraniano ha esaminato tutti gli studi sull’impatto della melatonina nel trattamento della FM. Alla fine, gli autori hanno selezionato quattro studi che indicano l’effetto positivo della melatonina sui sintomi della FM in 98 pazienti. Non è stato segnalato nessun effetto collaterale grave. Tra gli studi è stata osservata una notevole eterogeneità. Pertanto, sono necessarie altre sperimentazioni cliniche controllate di alta qualità, per comprendere appieno il ruolo della melatonina nel trattamento della FM(7).
Un team americano ha selezionato test controllati randomizzati di trattamenti non invasivi/non farmacologici per 5 affezioni di dolore cronico, tra cui la fibromialgia(8). In particolare, è stata analizzata la forza delle prove (FDP) a breve, medio e lungo termine.
■ Nel BREVE TERMINE, sono stati osservati miglioramenti funzionali con l’esercizio, le pratiche corpo-mente, la riabilitazione multidisciplinare (FDP: debole) e l’agopuntura (FDP: moderata). Il dolore è stato migliorato grazie all’esercizio fisico (FDP moderata) e alla terapia cognitiva-comportamentale CBT (FDP: debole).
■ Nel MEDIO TERIMNE, si è verificato un miglioramento funzionale con l’esercizio e l’agopuntura (FDP: moderata), la CBT, la riduzione dello stress basata sulla piena coscienza, la liberazione miofasciale e la riabilitazione multidisciplinare (FDP: debole). Il dolore è migliorato grazie all’esercizio (FDP moderata), alle pratiche di mindfulness e alla riabilitazione multidisciplinare (FDP debole).
■ Nel LUNGO TERMINE, sono continuati miglioramentifunzionali per una riabilitazione multidisciplinare senza miglioramento del dolore (FDP: debole).
Dati sempre più numerosi sono disponibili sull’efficacia dell’elettroterapia nel trattamento del dolore legato alla fibromialgia(9). La neurostimolazione elettrica transdermica (TENS), la stimolazione cerebrale non invasiva (corrente continua transcranica/stimolazione magnetica) e il LASER sembrano essere le tecniche di elettroterapia più comunemente prese in considerazione nella fibromialgia. Inoltre, queste tecniche non invasive hanno effetti collaterali assenti o limitati. Sono necessari ulteriori studi per individuare i protocolli di trattamento ottimali per ciascun tipo di elettroterapia(9).
IN CONCLUSIONE…
Anche se non esiste un trattamento specifico della FM e l’evidenza è spesso scarsa, sono disponibili numerose terapie farmacologiche e non farmacologiche. Le opzioni di trattamento sono diventate sempre più ricche di idee e di modalità che consentono un approccio multidisciplinare per ciascun paziente. Non si tratta di un solo trattamento che porterà un miglioramento, ma la combinazione di più terapie, in ogni fase della malattia, soprattutto nei casi gravi. L’ascolto e il processo decisionale condiviso consentono ai pazienti di sentirsi meglio informati, sostenuti e soddisfatti(10).
FONTI:
1. HAS 2010 report: https://www.has-sante.fr/upload/docs/application/pdf/2010-10/syndrome_fibromyalgique_de_ladulte_-_rapport_dorientation.pdf 2. Gordon C, Emiliozzi C, Zartarian M. Use of a mechanical massage technique in the treatment of fibromyalgia: a preliminary study. Am J Phys Med Rehabil. 2006 May; 87(1): 145-7. https://www.lpgmedical.com/en/wp-content/uploads/sites/5/2016/09/Gordon2006.pdf 3. Macfarlane GJ, Kronisch C, Atzeni F, et al. EULAR recommendations for management of fibromyalgia. Ann Rheum Dis. 2017; 76(12): e54. 4. Evcik D, Ketenci A, Sindel D. The Turkish Society of Physical Medicine and Rehabilitation (TSPMR) guideline recommendations for the management of fibromyalgia syndrome. Turk J Phys Med Rehabil. 2019; 65(2): 111-123. Published 2019 May 28. 5. Bazzichi L, Giacomelli C, Consensi A, et al. One year in review 2020: fibromyalgia. Clin Exp Rheumatol. 2020; 38 Suppl 123(1): 3-8. 6. Andrade A, Dominski FH, Sieczkowska SM. What we already know about the effects of exercise in patients with fibromyalgia: An umbrella review [published online ahead of print, 2020 Feb 14]. Semin Arthritis Rheum. 2020; S0049-0172(20)30022-6. 7. Hemati K, Amini Kadijani A, Sayehmiri F, et al. Melatonin in the treatment of fibromyalgia symptoms: A systematic review. Complement Ther Clin Pract. 2020; 38: 101072. 8. Skelly AC, Chou R, Dettori JR, et al. Noninvasive Nonpharmacological Treatment for Chronic Pain: A Systematic Review Update. Rockville, MD: Agency for Healthcare Research and Quality (US); April 2020. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32338846/ 9. Coskun Benlidayi I. The effectiveness and safety of electrotherapy in the management of fibromyalgia [published online ahead of print, 2020 Jun 10]. Rheumatol Int. 2020; 10.1007/S00296-020-04618-0. 10. Doebl S, Macfarlane GJ, Hollick RJ. “No one wants to look after the fibro patient”. Understanding models, and patient perspectives, of care for fibromyalgia: reviews of current evidence. Pain. 2020; 161(8): 1716-1725
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